Il ministero della Salute ha aggiornato le modalità di gestione dei casi e dei contatti Covid. Lo ha fatto tramite due circolari (n° 51961 “Aggiornamento delle modalità di gestione dei casi e dei contatti stretti di caso COVID-19” pubblicata il 31 dicembre 2022, e n° 1 “Aggiornamento Circolare Interventi in atto per la gestione della circolazione del SARS-CoV-2 nella stagione invernale 2022-2023” del 1° gennaio 2023).
Circolare 51961 del 31 dicembre 2022:
Le nuove regole prevedono un allentamento delle restrizioni e viene stabilito che: per i casi che sono sempre stati asintomatici e per coloro che comunque non presentano sintomi da almeno due giorni, l’isolamento potrà terminare dopo 5 giorni dal primo test positivo o dalla comparsa dei sintomi, a prescindere dall’effettuazione del test antigienico o molecolare. Con queste condizioni non è più quindi necessario il tampone negativo per uscire dall’isolamento (e tornare al lavoro). Sempre per i casi che sono sempre stati asintomatici, l’isolamento potrà terminare prima dei 5 giorni qualora risulti negativo un test antigenico o molecolare effettuato presso una struttura sanitaria/farmacia. Se si vuole uscire dall’isolamento prima dei 5 giorni è dunque necessario fare un test.
Solo per i casi in soggetti immunodepressi, l’isolamento potrà terminare dopo un periodo minimo di 5 giorni, ma sempre necessariamente a seguito di un test antigenico o molecolare con risultato negativo. Per gli operatori sanitari, se asintomatici da almeno due giorni, l’isolamento potrà terminare non appena un test antigenico o molecolare risulti negativo. Particolare attenzione resta per gli operatori sanitari che dovranno eseguire un test antigenico o molecolare su base giornaliera fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con un caso positivo confermato.
È obbligatorio, a termine dell’isolamento, l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 (non mascherine chirurgiche quindi) fino al decimo giorno dall’inizio della sintomatologia o dal primo test positivo (nel caso degli asintomatici), ed è comunque raccomandato di evitare persone ad alto rischio e/o ambienti affollati. Queste precauzioni possono essere interrotte in caso di negatività a un test antigenico o molecolare.
Per i contatti stretti con soggetti risultati positivi viene ribadito il il regime dell’auto sorveglianza, durante il quale resta obbligatorio utilizzare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino ai 5 giorni successivi alla data dell’ultimo contatto stretto. Se durante il periodo di auto sorveglianza si manifestano sintomi di possibile positività è raccomandata l’esecuzione immediata di un test antigenico o molecolare. Gli operatori sanitari devono eseguire un test antigenico o molecolare su base giornaliera fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con un caso confermato.
La circolare n° 1 del 1 gennaio 2023 è di più ampio respiro e non ha un interesse applicativo immediato per le aziende. E’ raccomandato il prosieguo delle vaccinazioni e dei richiami e viene indicato che, qualora si accertasse un evidente peggioramento epidemiologico rispetto a quello attuale potrebbe essere nuovamente indicato l’utilizzo di mascherine protettive in spazi chiusi e potrà essere valutata l’adozione temporanea di altre misure come il lavoro da casa o la limitazione di eventi che prevedono assembramenti. È in questa circolare che viene prorogato fino al 30 aprile l’utilizzo delle mascherine per i lavoratori, gli utenti e i visitatori delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali.