L’Italia delle imprenditrici festeggia l’8 marzo con un tasso di crescita del lavoro indipendente femminile superiore alla media europea: nel 2023 si è attestato al +2% a fronte dell’1,3% dell’Ue e della crescita zero del lavoro autonomo maschile.
E’ Confartigianato a rilevare la capacità delle donne di trainare il recupero dell’occupazione indipendente con percentuali da record in Emilia-Romagna dove il numero di imprenditrici, professioniste e lavoratrici autonome nell’ultimo anno è aumentato del 9%.
L’analisi dei dati trimestrali evidenzia, infatti, che al terzo trimestre 2023 (media ultimi quattro trimestri) in Emilia-Romagna l’occupazione indipendente per le donne sale del 9% su base annua, pari a 12mila unità in più, che contribuiscono al 41,7% dell’incremento complessivo dell’occupazione indipendente nel 2023, a fronte del +6,4% rilevato per gli uomini. Tale risultato posiziona l’Emilia-Romagna prima tra le maggiori regioni per incremento di imprenditrici, professioniste e lavoratrici autonome.
A Parma sono 9007 le imprese al femminile il 20,9% del totale, la provincia si posiziona al quarto posto in regione dietro a Bologna (19,893), Modena (15047) e Reggio Emilia (10086).
1.847 sono le imprese artigiane femminili del parmense che rappresentano il16,7% del totale delle imprese artigiane.
“Le nostre rilevazioni – sottolinea Francesca Passeri, presidente di Donne Impresa Confartigianato Parma– dimostrano che l’imprenditoria femminile contribuisce all’occupazione e a costruire un futuro di sviluppo per il nostro paese. Le imprenditrici sono resilienti, sono attente alla sostenibilità delle loro imprese e concorrono anche a ridurre il gender gap, offrendo così alle giovani un esempio importante della concreta possibilità di realizzare le proprie aspirazioni e di superare gli stereotipi di genere nel mercato del lavoro. Siamo consapevoli dei nostri punti di forza, ma c’è ancora molto da fare per abbattere le difficoltà che ostacolano le donne e che confinano l’Italia all’ultimo posto in Europa per il tasso di occupazione femminile”.