L’idea del “Bosco del tempo” un frutteto di alberi antichi, è nata lo scorso anno ed è legata alle iniziative del Festival della Lentezza (organizzato dall’Associazione Comuni Virtuosi).

Ideata e coordinata da Marco Boschini, il Bosco del Tempo è stato inaugurato domenica 7 aprile.

Realizzare il progetto è stato possibile grazie alle donazioni di 150 privati, 6 scuole del territorio, 12 comuni (soci della rete Comuni virtuosi alcuni in Sicilia, Sardegna e di altre regioni) e alcuni sponsor di Parma e provincia (Parma io ci sto!, Chiesi Farmaceutici, Anap e Ancos Confartigianato,Banca Etica, Palazzo Gozzi, Silvateam, Esper, Ragioniamo con i piedi, A.N.M.I.G.), oltre al contributo diretto dell’Associazione Comuni Virtuosi e, soprattutto, del Comune di Colorno.

Ma anche grazie ai 150 alunni di alcune scuole elementari che si sono rimboccati le maniche e hanno piantato i primi alberi. Il Bosco del Tempo infatti non sarà solo uno spazio per alberi e arbusti, ma anche un luogo da vivere per tutto il quartiere,soprattutto per bambini e famiglie.

L’area verde su cui è sorto il giardino, in via Milano, è stata data in concessione per 10 anni dal Comune di Colorno. La piantumazione è stata realizzata dall’Azienda Agraria Sperimentale Stuard di Parma e dallo studio A+C. Si tratta di 42 alberi del bosco, 75 da frutta, 40 grossi arbusti, 15 salici e 215 sanguinelli,per lo più frutti antichi e ormai dimenticati: querce, frassini, olmi, aceri e noccioli, oltre che meli, peri, susini, ciliegi e melograni,il tutto campeggiato da un esemplare di ciliegio bianco di Maria Luigia che era stato tagliato e tolto dalla piazza, salvato allora da un cittadino colornese che ora lo ha donato al “Bosco del Tempo”.

All’ingresso dell’area si trova la planimetria del bosco conl’elenco e il tipo di alberi presenti e i nomi delle persone a cui le piante sono stati dedicate.

L’aerea è stata dedicata alla memoria dell’Associazione Mutilati e Invalidi di guerra.