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  • PA, tempi di pagamento: a Parma solo 15 comuni su 44 rispettano il termine UE
20 Aprile 2021

Una ricerca del Centro studi di Confartigianato evidenzia che, a più di 8 anni dall’introduzione in Italia della Direttiva europea (entrata in vigore l’1 gennaio 2013), solo due Comuni emiliano-romagnoli su cinque (il 39,3%) saldano le fatture entro i 30 giorni stabiliti dalla legge.
L’analisi, che esamina i dati resi disponibili dal ministero dell’Economia e delle Finanze (2021), è centrata sui tempi di pagamento dei 328 Comuni dell’Emilia-Romagna di cui sono stati rilevati i pagamenti nel corso dei primi tre trimestri del 2020.

Nella classifica tra tutti i comuni delle provincie emiliano-romagnole coloro hanno il peggior risultato sono quelli della provincia di Parma con una media di 49 giorni, cioè 19 giorni oltre il limite fissato dalla Direttiva UE.

A Parma, su 44 comuni, solo 15 (34,1%) rispettano il limite temporale dei 30 giorni e 29 pagano i fornitori oltre il termine. Di questi 29, 17 comuni, cioè il 38,6% pagano tra i 31 e i 40 giorni; 6 da 41 a 50 e 6 oltre i 60 giorni. Nel complesso quindi i comuni che pagano oltre i 30 giorni sono pari al 65,9%.

Tra i problemi che la pandemia ha creato a livello d’impresa vi è quello relativo alla liquidità che, unito al drammatico calo di fatturato, rischia di mettere in ginocchio gran parte del mondo produttivo. Su questo fronte incidono in maniera consistente i tempi di pagamento degli enti pubblici.

Se non si vuole peggiorare una situazione già per sé preoccupante è importante che i Comuni rispettino i termini dei 30 giorni – dichiara Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Imprese Parma-. È inutile sottolineare che i ritardi sono di particolare gravità nel pieno della crisi da pandemia che ha portato il 32,6% delle imprese emiliano-romagnole in crisi di liquidità. Il ritardo dei pagamenti della pubblica amministrazione in questo momento può determinare danni irreparabili alle imprese e, a cascata, ai loro dipendenti e alle loro famiglie provocando problemi alla tenuta economico sociale della stessa comunità”.

Quote più alte di comuni che pagano entro i termini della riforma (30 giorni) si rilevano per la provincia di Ferrara (66,7%), Forlì-Cesena (50%), Modena (44,7%) e Reggio Emilia (42,9%). La quota di fatture pagate dai comuni paganti entro i 30 giorni supera la quota media regionale del 36,6% nelle province di Ferrara (76,5%) e Bologna (72,3%).

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