29 Luglio 2021

Il Coordinamento Unitario dei Pensionati del Lavoro Autonomo ribadisce la necessità di rivalutare il fabbisogno di questa figura nell’assistenza domiciliare, partendo già dall’ammissione ai corsi di specializzazione.

Il Cupla (Coordinamento Unitario dei Pensionati del Lavoro Autonomo) – al quale aderiscono ANAP Confartigianato (che coordina il gruppo per questo mandato sia a livello nazionale che locale), Associazione Pensionati CIA, 50&PIÙ–Confcommercio, CNA Pensionati, Federpensionati Coldiretti, FIPAC–Confesercenti, FNPA Casartigiani, Anpa Pensionati Confagricoltura – fa propria la preoccupazione delle Associazioni dei Geriatri, quando denunciano l’indispensabile necessità di avere più di 10mila geriatri nel prossimo futuro e di innestare tale obiettivo nella riforma legata al PNRR, mentre ad oggi sono appena 4.300 gli specialisti in geriatria.

Come sostengono la Società Italiana di Gerontologia/Geriatria e la Società Italiana di Geriatria Ospedaliera e Territorio, senza un adeguato numero di geriatri sarà impossibile farsi carico di una popolazione anziana sempre più fragile, anche a causa della pandemia, che peraltro è destinata ad accrescersi sempre più. Secondo recenti dati Eurostat, infatti, la popolazione italiana è la più vecchia d’Europa, con quasi 14 milioni di anziani over 65, che rappresentano il 22,8% del totale – a fronte di una media europea del 20,3% -, mentre sono circa 7 milioni gli over 75.

Il Cupla ritiene che l’emergenza da Covid-19, nella sua drammaticità, abbia messo a nudo una questione che da tempo chiede di essere affrontata, per cui bisogna rompere gli indugi e fare qualcosa di assai importante e decisivo per ovviare alle carenze del sistema sanitario nel dare risposte agli anziani.

L’Istat, nel recente rapporto dedicato alla domanda sanitaria della popolazione anziana, ha rilevato che sono oltre 2,7 milioni gli over 75 in Italia che vivono in difficoltà per problemi motori e patologie varie che producono mancanza di autonomia. Più di 1 milione di essi, inoltre, non ha un aiuto adeguato. Per queste persone, poter contare su uno specialista di fiducia, che sia in grado di valutare la salute nella sua complessità e abbia un approccio multidimensionale, come è il geriatra, è fondamentale.

La proposta del Cupla nazionale è quella di valorizzare l’idea che debba essere rivalutato il fabbisogno di geriatri, a cominciare dall’ammissione alle specializzazioni in geriatria, e che il PNRR debba prevedere non solo unità geriatriche in tutti gli ospedali, ma anche linee di indirizzo e operative che stabiliscano un ruolo centrale di questa figura nell’assistenza domiciliare e nell’assistenza residenziale (RSA, etc.), le cui carenze sono apparse drammaticamente evidenti con la pandemia.

In definitiva, il Cupla ritiene che, nel prossimo triennio, sia imprescindibile rivalutare il ruolo dei geriatri ed incrementarne il numero, e che questo debba essere fatto nel PNRR, al fine di evitare il rischio concreto che il fabbisogno sia largamente insufficiente a coprire le richieste in ospedale e sul territorio.

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