La Guardia di Finanza si inserisce nel quadro delineato negli obiettivi del Pnrr di colpire l’evasione e impartisce nuove istruzioni ai reparti operativi.
Grazie ai sistemi informatici messi in uso con l’avvento della fattura elettronica e dei corrispettivi telematici saranno attivati alert di irregolarità che consentiranno agli uomini delle fiamme gialle di dare il via alla campagna di verifiche.
Le fattispecie nel mirino sono: la mancata trasmissione dei corrispettivi giornalieri nei termini previsti, specialmente se ripetuta e sistematica; l’esistenza di divergenze tra il fatturato passivo, rilevabile dai dati degli acquisti certificati con fatture elettroniche e l’ammontare dei corrispettivi memorizzati e trasmessi; il numero limitato di documenti commerciali emessi rispetto all’afflusso ordinario della clientela; l’applicazione di aliquote Iva non coerenti con l’attività economica; l’elevato numero di operazioni di «annullo» e «reso merce», che potenzialmente potrebbero “abbattere” gli incassi effettivi; l’assenza o l’importo esiguo di pagamenti in contante rispetto a quelli con pagamenti tracciabili.
Oltre alla mancata o incompleta memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi, i militari della Guardia di Finanza dovranno effettuare i controlli anche sui registratori telematici. Leggendo i Qr code potranno verificare, per esempio, se il registratore telematico è attivo ma associato a un’altra partita Iva o ancora se è disattivato o fuori servizio ma effettivamente utilizzato in un esercizio commerciale oppure se utilizzato nonostante siano scaduti i termini per la verificazione biennale.
Inutile dire che le verifiche potranno essere ulteriormente estese (anche con richiesta di accesso ai documenti bancari) qualora con le indagini descritte emergessero altri illeciti.