Il decreto “milleproroghe” ha ammesso una nuova scadenza per i beni strumentali nuovi e i beni 4.0. Tale proroga è stata sollecitata da Confartigianato in quanto, a causa delle difficoltà nelle forniture e nella consegna dei beni, difficilmente potrebbe essere rispettato il termine fissato inizialmente dalla norma (30 giugno).

Ne consegue che la disciplina del credito d’imposta beni strumentali ordinari e 4.0 per il 2021, introdotta dalla legge di bilancio 2021 e di maggior favore per le imprese, trova applicazione anche per gli investimenti effettuati entro il 30 dicembre 2022 (e non solo fino al 30 giugno 2022, termine inizialmente previsto). Tutto ciò a condizione che entro il 31 dicembre 2021, il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

Tali condizioni, infatti, rappresentano i vincoli che consentono di “prenotare” il bene e legarlo alle precedenti agevolazioni. Per tali beni, quindi, è possibile usufruire di un credito pari al 10% per i beni strumentali ordinari e al 50% (fino a 2,5 mln di euro di investimenti) per i beni 4.0.

Il credito per gli investimenti conclusi nel 2022 potrà essere utilizzato in tre quote annuali.