Dopo settimane di serrate e continue trattative, lo scorso 17 marzo Confartigianato Trasporti, assieme a tutte le altre associazioni di categoria, ha firmato con il Governo un Protocollo d’intesa, sulla base delle norme proposte per il settore nel Decreto Energia 2.
Un pacchetto economico per garantire ulteriore respiro al settore, dopo gli 80 milioni già previsti nel primo decreto “energia” e l’affinamento delle regole nel rapporto tra autotrasporto e committenza sono i contenuti del protocollo sottoscritto, oltre ai provvedimenti sul caro carburante discussi al tavolo con la viceministra Teresa Bellanova.
Ecco cosa prevede il protocollo, la cui sottoscrizione ha evitato il fermo nazionale.
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Ripartizione per il triennio 2022-2024, del fondo di 240 milioni di euro destinati all’autotrasporto (70 per la deduzione forfettaria delle spese non documentate, 140 per la riduzione compensata dei pedaggi autostradali, 5 per la formazione professionale delle imprese di autotrasporto, 25 per gli investimenti per lo sviluppo dell’intermodalità e della logistica e la sostituzione e ammodernamento del parco veicolare delle imprese).
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Implementazione, a partire da quest’anno e fino al 2026, per Marebonus e Ferrobonus, di complessivi ulteriori 212 milioni 500mila con la modifica del meccanismo che prevede l’incentivo diretto all’autotrasportatore.
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Incremento dello sconto pedaggi (15mln) e delle spese non documentate (5mln) con ulteriori 20 milioni a disposizione.
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Inclusione dei veicoli euro 5 e 6 per il credito d’imposta per l’Adblue previsto nel primo d.l. energia.
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Uno specifico fondo, per favorire la crescita della dimensione aziendale, anche mediante contributo per gli autotrasportatori mono veicolari che escono dal mercato, contributi proporzionati alla massa complessivi dei veicoli con cui si esercita l’attività (da 5.000 a 10.000 euro forfettari).
Sul piano delle regole, sono previste alcune misure che sono state oggetto delle serrate trattative per settimane.
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Rafforzare la redazione del contratto in forma scritta di trasporto, prevedendo, quale elemento essenziale il rispetto della clausola di adeguamento del costo del carburante, in assenza della quale il contratto si considera in forma non scritta e a cui si applicano obbligatoriamente i valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio pubblicati e aggiornati almeno trimestralmente dal ministero.
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Garantire controlli sul rispetto dei tempi di pagamento dei contratti di trasporto, anche mediante il coinvolgimento dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato e del Comitato Centrale per l’Albo nazionale degli autotrasportatori, grazie al rafforzamento delle disposizione di cui al comma 15 dell’articolo 83-bis del decreto-legge 112/2008.
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Possibilità di conseguimento, in dispensa dall’esame, dell’attestato di idoneità professionale per l’esercizio del trasporto internazionale di merci dimostrando di aver svolto le relative funzioni presso imprese dello stesso tipo per un periodo continuativo di dieci anni precedenti il 20 agosto 2020.
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Rafforzamento della norma sui tempi di pagamento dei contratti di trasporto con i controlli da effettuare anche mediante il coinvolgimento dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato.
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Revisione della regolamentazione dei tempi per il carico e lo scarico delle merci.
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Misure semplificative legate all’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo 1055/2020 in materia di accesso al mercato e alla professione.
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Verifica della possibilità di introdurre la necessità del possesso di almeno un veicolo di categoria ecologica Euro più recente per l’accesso alla professione.
- Info: Davide Zanettini, ufficio Trasporti, tel. 0521 219289