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  • Fisco, l’invio dei dati Pos diventa giornaliero
28 Aprile 2022

Nell’ambito della lotta all’evasione, oltre a sanzionare esercenti, commercianti e professionisti che non accetteranno pagamenti con moneta elettronica (dal 30 giugno 2022) e a estendere l’obbligo di fattura elettronica anche per minimi e forfettari a partire dal 1° luglio, il fisco si è posto quale obiettivo di ottenere i dati di chi vende beni o servizi non saldati con il contante.

Informazioni che verranno incrociate con quelle dei corrispettivi telematici per verificare eventuali discordanze. E così il Governo introduce una stretta antievasione per bloccare la pratica del “pre-conto” che poi non si trasforma in scontrino e ricevuta fiscale mediante l’obbligo di trasmissione delle transazioni giornaliere pagate con moneta elettronica presso negozi, esercizi e studi. Gli intermediari che emettono carte e bancomat dovranno quindi comunicare tutti i dati dei pagamenti effettuati senza alcuna differenziazione tra consumatori finali e operatori economici (business to business).

Per quanto riguarda l’obbligo di fattura elettronica per minimi e forfetari Confartigianato ha chiesto di posticipare al 2023 l’introduzione dell’obbligo. Al momento, l’unica attenuante è rappresentata dalla non applicazione delle sanzioni per chi nel trimestre da luglio a settembre emetterà la fattura entro il mese successivo a quello dell’effettuazione dell’operazione. Inoltre dovrebbero essere esonerate, fino a tutto il 2023, le micro-partite Iva che hanno ricavi o compensi, ragguagliati ad anno, fino a 25mila euro da “misurare” sul periodo d’imposta precedente.

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