Il Decreto Rilancio (DL 34/2020) ha previsto la possibilità, per i contribuenti, di optare, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione dei bonus edilizi per lo sconto o la cessione del credito d’imposta ad altri soggetti.

La fonte normativa per l’utilizzo “alternativo” alla detrazione va ricercata nell’articolo 121 D.L. 34/2020, che ha introdotto in capo al beneficiario dell’agevolazione la facoltà di optare per lo sconto in fattura, o per la cessione del credito, con possibilità di successiva cessione a terzi, comprese le banche.

SOGGETTI INTERESSATI ALLA CESSIONE DEL CREDITO

La cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante può essere disposta in favore di:

• Fornitori dei beni e dei servizi necessari alla realizzazione degli interventi
• Persone fisiche esercenti attività di lavoro autonomo o d’impresa
• Società ed enti
• Istituti di credito e intermediari finanziari

PER QUALI DETRAZIONI È POSSIBILE L’OPZIONE

L’articolo 121, comma 2, D.L. 34/2020 espressamente prevede le spese detraibili per le quali il committente, beneficiario dell’agevolazione, può optare per lo sconto o cessione:

• Detrazioni per recupero del patrimonio edilizio art. 16-bis, comma 1, lettere a) e b), del TUIR: si tratta degli interventi di recupero di cui alle lettere a), b), c), d), DPR 380/2001, con la limitazione della lettera a) (manutenzione ordinaria) alle sole parti comuni.
• Ecobonus – art. 14 DL n. 63/2013;
  Impianti fotovoltaici – art. 16-bis, comma 1, lettera h), del TUIR;
• Sismabonus – art. 16 DL n. 63/2013;
• Superbonus del 110% (art. 119 DL n. 34/2020);
• Bonus facciate – art. 1, commi 219 e 220, legge 160/2019;
• Colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici – art. 16-ter DL n. 63/2013.

PER QUALE PERIODO DI SPESA

Sono oggetto di sconto o cessione le detrazioni che scaturiscono dalle spese indicate nel paragrafo 2, sostenute:
• nel 2020 e 2021
• nel 2022, solo per il superbonus 110%.

Ecobonus

Resta in vigore, fino al 31 dicembre 2021, anche il classico Ecobonus per la riqualificazione energetica degli immobili esistenti.

Le detrazioni spettanti variano con aliquote del 50% del 65% fino al 70% e spettano per interventi che portino a un risparmio di energia primaria pari almeno al 20%.

Procedura in sintesi

Il beneficiario della detrazione manifesta la scelta per la cessione attraverso la presentazione di una comunicazione da trasmettere anche tramite intermediario all’Agenzia delle entrate;
Il fornitore che ha concesso lo sconto, o  altro soggetto che “acquista” il credito, accettano il credito attraverso la Piattaforma di cessione dei crediti”.