L’Agenzia delle Entrate ha disposto le modalità per richiedere il contributo a fondo perduto per la ristorazione collettiva a sostegno dell’emergenza Covid. Possono presentare l’istanza dal 6 al 20 giugno le imprese che.
È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto-legge 24 marzo 2022 con le misure per il superamento della fase emergenziale legata alla pandemia da Covid-19. La norma modifica le misure eliminando gradualmente le restrizioni attualmente.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del presidente Mario Draghi e del ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19 e per.
Per quanto riguarda il numero massimo consentito di persone che possano consumare allo stesso tavolo nei locali di ristorazione (bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pasticcerie, eccetera), ricordiamo che, essendo superato il termine del 21.
A Borgotaro l’ambulatorio vaccinale dell’Ausl si sposta temporaneamente all’Ospedale. Da sabato 9 ottobre e fino alla fine del mese, le immunizzazioni contro il coronavirus non verranno somministrate nella sede Avis, ma nei poliambulatori.
Riaprire le aziende garantendo la massima sicurezza per gli imprenditori e i lavoratori dipendenti il primo obiettivo della cosiddetta “Fase 2”. Per riassumere i comportamenti corretti che imprenditori e lavoratori dipendenti devono tenere.
È stato approvato ieri, 31 marzo, dall’Assemblea legislativa senza voti contrari il progetto di legge della Giunta regionale che, nei giorni scorsi, era stato illustrato in udienza conoscitiva in Commissione Politiche economiche alle associazioni di.
Si estende a tutte le province dell’Emilia-Romagna il colore in cui si trovavano già, per effetto delle precedenti ordinanze regionali adottate per fermare la diffusione del virus e proteggere la rete ospedaliera, la Città Metropolitana.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del ministro della Salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione.
Nelle zone rosse sono sospese le attività inerenti servizi alla persona pertanto, anche i saloni di acconciatura – oltre ai centri estetici – devono restare chiusi. Così è stabilito nel Dpcm del 2.