16 Febbraio 2023

La comunicazione Mud 2023, che si riferisce ai rifiuti gestiti nell’anno 2022, deve essere presentata entro il 30 aprile 2023, salvo proroghe.
Sono confermate le modalità di invio telematico e le informazioni da dichiarare: quantità di rifiuti prodotti, trasportati, recuperati e smaltiti durante l’anno precedente e le giacenze, cioè quanto non è stato avviato a recupero o smaltimento entro il 31 dicembre 2022.

Il nostro ufficio Ambiente ha predisposto un servizio per assistere gli associati nella corretta osservanza degli adempimenti. La consulenza e il controllo dei registri rifiuti è effettuata previo appuntamento da fissare entro e non oltre il 23 marzo prossimo.
Info: Andrea Vaghini, ambientesicurezza@aplaparma.it, tel. 0521/219287.

Chi è obbligato alla presentazione:

– chi effettua a titolo professionale raccolta e trasporto di rifiuti;
– commercianti e intermediari senza detenzione di rifiuti;
– imprese ed enti che effettuano recupero e/ o smaltimento di rifiuti;
– consorzi e sistemi riconosciuti per il recupero ed il riciclaggio di imballaggi o altri tipi di rifiuti;
– produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi;
– produttori iniziali di rifiuti speciali non pericolosi, con più di 10 dipendenti, derivanti da lavorazioni industriali e artigianali, da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da
abbattimento dei fumi.

Chi è escluso dall’obbligo di presentazione:

– produttori iniziali di rifiuti speciali non pericolosi le cui attività non siano riconducibili a quelle elencate sopra, a prescindere dal numero dei dipendenti;
– produttori iniziali fino a 10 dipendenti, per i soli rifiuti speciali non pericolosi;
– imprese che raccolgono e trasportano rifiuti speciali non pericolosi da loro stesse prodotti (cat. 2-bis dell’Albo Gestori ambientali)
– imprese che applicano le procedure semplificate per la gestione dei RAEE di cui al DM 65/2010
– imprenditori agricoli con volume d’affari fino a 8.000 €/anno e che producono rifiuti speciali pericolosi (per i rifiuti speciali non pericolosi sono esclusi a priori).

 

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