Fare una corretta pianificazione è l’unico modo per salvaguardare sia il patrimonio familiare che quello dell’impresa: è quanto emerso durante il convegno organizzato ieri, assieme a Cassa Padana, all’Hotel Parma&Congressi.
Come ha spiegato Massimo Doria, presidente di Kleros, società di consulenza specializzata su questa tematica, i dati Istat ci dicono che solo il 13% degli italiani ha fatto un minimo di pianificazione testamentaria, il resto, cioè l’87%, si affida ad un codice scritto 81 anni fa.
Il codice civile, infatti, è nato nel 1942, in piena seconda guerra mondiale, ma nel frattempo la famiglia è cambiata, le imprese sono cambiate.
Sono tematiche molto importanti per il mondo imprenditoriale che, in linea con l’andamento demografico del paese, sta invecchiando.
Tra il 2010 e il 2020 è infatti cresciuta di circa l’8 per cento la fascia di imprenditori artigiani con più di 60 anni e sono diminuiti di oltre 7 punti percentuali i giovani imprenditori con meno di 35 anni di età. Ciò ha un riflesso importante: una impresa su cinque, nei prossimi dieci anni, dovrà affrontare il delicato tema del passaggio generazionale.