Di lavoro e dignità, di sviluppo delle infrastrutture, innovazione, investimenti e di Europa si è parlato all’assemblea nazionale della Confartigianato Imprese. Presenti all’Auditorium la Nuvola di Roma anche un gruppo di 40 persone fra dirigenti e delegati di di Confartigianato Imprese Parma, guidati dal presidente Leonardo Cassinelli.
Giorgio Merletti, presidente nazionale di Confartigianato, durante il suo discorso ha dato atto al Governo di aver ascoltato molte delle richieste di Confartigianato, ma ha sottolineato il rischio di vanificare tutto se non ci sarà crescita e se il sistema non reggerà perché la spinta all’economia non è arrivata.
Non poteva mancare il tema fisco, con la richiesta dell’abbassamento delle tasse. “Sono d’accordo con il presidente nazionale quando dice che la confederazione è per la Flat Tax, ma in un contesto di riordino del sistema fiscale. Pagare le tasse deve essere facile, oggi perdiamo 238 ore l’anno per farlo, e questa non è una cosa normale – ha dichiarato Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Imprese Parma”.
E sul lavoro Merletti ha spiegato: “La vera cittadinanza si conquista con il lavoro, c’è scritto anche nell’articolo 1. della Costituzione. Il lavoro dà dignità alle persone, siamo contrari agli aiuti a pioggia che fanno solo aumentare l’ingiustizia sociale”. Diminuire il costo del lavoro è dunque a richiesta della confederazione che è anche fortemente contraria al salario minimo garantito.
Le imprese artigiane hanno superato la crisi anche grazie all’export che, solo nell’ultimo anno, è cresciuto di 127mld (+2,5% in un solo anno). Per questo c’è bisogno di una Europa coesa, che dia forza ai singoli paesi e che faccia finalmente gli interessi delle persone.
Si è parlato anche quest’anno di burocrazia e di Fondo di Garanzia per le mpmi (53 mld sono il debito della PA verso le imprese). Le piccole medie imprese rappresentano oltre il 99% del tessuto economico italiano ed europeo, per questo è stato auspicato che venga finalmente attuato lo Small business act, provvedimento europeo recepito dal nostro ordinamento nel 2011, ma ancora disatteso. Così come, secondo Confartigianato – è necessario un riordino della legge quadro dell’artigianato che risale al 1985 e dopo 34 anni non è più attuale. “Tutto subito non si può – ha concluso Merletti – ma dobbiamo metterci in cammino non litigare restando fermi”.