Su richiesta pressante delle associazioni di categoria e in particolare di Confartigianato, la Regione Emilia-Romagna ha deliberato la possibilità di aumentare i quantitativi di rifiuti speciali e pericolosi in deposito temporaneo, questo permetterà alle aziende una migliore gestione dei rifiuti vista la situazione di emergenza. Nel provvedimento sono contenute anche ulteriori facilitazioni per lo stoccaggio e il recupero dei rifiuti conto terzi. Riportiamo una sintesi della disposizione. “Considerato che l’attuale situazione emergenziale ha comportato la chiusura di alcune realtà industriali e di molti cantieri con la conseguente possibile difficoltà da parte delle imprese di attenersi alle disposizioni relative al deposito temporaneo di cui all’art 183 del D.lgs. 152/2006, nonché alla disciplina degli stoccaggi contenuta nelle vigenti autorizzazioni sia consentito il “deposito temporaneo” di rifiuti fino ad un quantitativo massimo di 60 metri cubi, di cui non più di 20 metri cubi di rifiuti pericolosi. Il termine di durata del deposito temporaneo, anche laddove il quantitativo di rifiuti non superi il predetto limite, non può superare i 18 mesi.
I rifiuti costituiti da dispositivi di protezione individuale (DPI) utilizzati all’interno di attività economiche-produttive per la tutela da COVID-19, quali mascherine e guanti, sono assimilati ai rifiuti urbani e conferiti al gestore del servizio nella frazione di rifiuti indifferenziati, nel rispetto delle indicazioni fornite dall’Istituto Superiore della Sanità.
Gli impianti già̀ autorizzati ai sensi dell’art. 208 del D.lgs. 152/06 alle operazioni di gestione dei rifiuti D15 (Deposito preliminare) e R13 (messa in riserva) possono ulteriormente incrementare la capacità annua di stoccaggio, nonché quella istantanea, dal limite massimo del 20% previsto con il Decreto del Presidente n. 43 del 20 marzo 2020 sino ad un massimo del 50% nel rispetto di alcune prescrizioni.
Leggi il provvedimento della Regione Emilia-Romagna