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  • Sospensione del cashback e rafforzamento del credito d’imposta sulle commissione bancarie
7 Luglio 2021

Il decreto legge 99/2021, ha introdotto misure urgenti in materia fiscale, di tutela del lavoro, dei consumatori e di sostegno delle imprese. Fra queste la sospensione del cashback e il rafforzamento di altri strumenti per incentivare l’utilizzo dei pagamenti con sistemi elettronici.

Dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021 è sospeso il programma di attribuzione dei rimborsi in denaro per acquisti effettuati mediante l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici. La sospensione del cashback, libera risorse (finora utilizzate per i rimborsi) che, invece, saranno destinate al finanziamento di interventi di riforma in materia di ammortizzatori sociali.

Contestualmente sono stati introdotti ulteriori strumenti per incentivare i pagamenti elettronici. Il decreto legge, infatti, rafforza il credito d’imposta sulle commissioni addebitate dagli istituti di credito e relative ai pagamenti ricevuti di consumatori finali con modalità elettronica (carte di credito, di debito o prepagate), portandolo dal 30% al 100% per gli esercenti attività d’impresa, arte e professione con ricavi e compensi non superiori a 400.000 euro.

La misura riguarda le commissioni maturate tra 1° luglio 2021 e il 30 giugno 2022 ed è relativa a transazioni che adottano: strumenti di pagamento elettronico collegati al registratore telematico o strumenti “evoluti” di incasso, attraverso carte di debito e di credito e altre forme di pagamento elettronico, dei corrispettivi delle operazioni, che consentono la memorizzazione, l’inalterabilità e la sicurezza dei dati e possono pertanto sostituire i registratori telematici.

Contestualmente, per incentivare l’acquisizione degli strumenti, sono stati riconosciuti ulteriori crediti d’imposta per adeguare macchine (registratori telematici) e software.
L’incentivo è costituito da un credito d’imposta a favore degli esercenti impresa, arte o professioni che effettuano operazioni nei confronti dei consumatori finali che, tra il 1° luglio 2021 e il 30 giugno 2022, sostengono costi per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di strumenti che consentono appunto forme di pagamento elettronico (come ad esempio POS o strumenti software) collegati ai registratori telematici nonché per coprire le spese di convenzionamento.

Il credito d’imposta spetta nel limite massimo di spesa per soggetto di 160 euro ed è parametrato ai costi anzidetti nelle seguenti distinte misure sulla base delle dimensioni (in termini di ricavi e compensi) dell’esercente: 70% per i soggetti con ricavi o compensi relativi al periodo d’imposta precedente non superiore a 200.000 euro; 40% per i soggetti con ricavi o compensi relativi al periodo d’imposta precedente superiore a 200.000 euro e fino a 1 milione di euro; 10% per i soggetti con ricavi o compensi relativi al periodo d’imposta precedente superiore a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro.

Inoltre il dl 99/2021, prevede che gli esercenti impresa, arte o professioni con ricavi o compensi fino a 5 milioni di euro, che nel corso del 2022 acquistino, noleggino o utilizzino strumenti “evoluti” di pagamento elettronico che consentano anche la memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi, beneficino di un credito d’imposta pari al massimo a 320 euro per soggetto.
Anche questa agevolazione è parametrata ai costi anzidetti in distinte misure sulla base delle dimensioni del soggetto (in termini di ricavi e compensi): 100% per ricavi o compensi relativi al periodo d’imposta precedente non superiore a 200.000 euro; 70% ricavi o compensi relativi al periodo d’imposta precedente superiore a 200.000 euro e fino a 1 milione di euro; 40% ricavi o compensi relativi al periodo d’imposta precedente superiore a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro.

Tutti crediti d’imposta sono utilizzabili esclusivamente in compensazione.

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