Gli autoriparatori potranno continuare a utilizzare la targa prova sui veicoli immatricolati per esercitare la loro attività d’impresa. E’ il risultato ottenuto grazie al pressing esercitato da Confartigianato Autoriparazione e contenuto nel decreto “infrastrutture” approvato lo scorso 2 settembre dal Consiglio dei Ministri.

Soddisfatto Antonio Malpeli, presidente di Confartigianato Autoriparazione Parma che fa parte del tavolo di lavoro che ha operato per ottenere questo importante risultato: “La nostra battaglia ha avuto un esito importante, che inseguivamo da anni e che mette fine a una querelle che ha coinvolto politica (ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture), giustizia (tribunali e Corte di Cassazione) e forze di polizia, provocando non pochi problemi agli autoriparatori. Ora il provvedimento del Governo sana finalmente la prassi, autorizzata dal ministero dei Trasporti fin dal 1999, ma messa in discussione più volte dalla Polizia stradale e dalla Suprema corte, di utilizzo della targa prova sui veicoli già immatricolati. L’unione fa la forza- aggiunge Malpeli – e così, anche in furturo, facendo massa critica potremo affrontare le tematiche che interessano le nostre categorie e dare voce alle rimostranze”.