Il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha firmato l’atteso decreto che fissa i tetti massimi per gli interventi del Superbonus 110%. I massimali individuati aggiornano quelli già vigenti per l’ecobonus, aumentandoli almeno del 20% in considerazione del maggior costo delle materie prime e dell’inflazione.
Il provvedimento, come previsto dalla legge di bilancio 2022 (234/2021) che ha modificato l’art. 119, comma 13-bis del decreto “rilancio” (d.l. 34/2020), doveva essere emanato entro il 9 febbraio 2022 ed entrerà in vigore il trentesimo giorno successivo alla data della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
I nuovi massimali saranno applicabili, ai fini dell’asseverazione della congruità delle spese, sia al superbonus 110% che, in caso di cessione del credito e sconto in fattura, a ecobonus ordinario e bonus ristrutturazioni al 50%.
Con questo decreto – si legge nella nota del ministero – si completa l’operazione che sta portando avanti il Governo ponendo un freno all’eccessiva lievitazione dei costi riscontrata in tempi recenti e riportando il Superbonus a un esercizio ragionevole che tuteli lo Stato e i cittadini venendo incontro anche alle esigenze del settore e dell’efficientamento energetico.
Entro il 1° febbraio 2023 e successivamente ogni anno, i costi massimi sono aggiornati in considerazione degli esiti del monitoraggio svolto da Enea sull’andamento delle misure e dei costi di mercato. I massimali non sono omnicomprensivi in modo da tener conto dell’eterogeneità dei possibili interventi, e pertanto sono stati esclusi Iva, gli oneri professionali e i costi di posa in opera.
Per tutti i costi non previsti nel decreto si farà riferimento ai i preziari predisposti dalle Regioni e dalle Province autonome o ai listini delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura competenti o ai preziari della casa editrice DEI. Per queste voci, al fine di evitare speculazioni, sarà comunque indispensabile l’asseverazione della congruità della spesa da parte di un tecnico abilitato.
Il presidente nazionale Marco Granelli ha commentato così il provvedimento: “Il decreto sul nuovo prezzario da applicare ai lavori per il superbonus 110% recepisce molte delle nostre indicazioni e introduce un importante elemento di stabilizzazione sul fronte dei costi per gli interventi di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare. Ora alle imprese va restituita la certezza di poter lavorare, sbloccando la stretta sulla cessione dei crediti e definendo, una volta per tutte, regole e controlli efficaci sull’utilizzo dei bonus edilizia”.