“Terminata da poco la settimana della moda di Milano, che ha visto un repentino deragliamento delle presenze dei buyer russi ed ucraini, il sistema moda ha urgenza di misure ‘cuscinetto’ che lo aiutino a transitare in questa crisi perdurante creatasi con la pandemia e che ora continua con la chiusura di molti mercati di riferimento a causa del conflitto russo/ucraino”. Lo ha dichiarato il presidente di Confartigianato Moda, Fabio Pietrella, in occasione dell’incontrocon il Vice Ministro dello Sviluppo Economico Gilberto Pichetto Fratin.
I rappresentanti di Confartigianato Moda hanno presentato al Vice Ministro il preoccupante quadro, rilevato dall’Ufficio studi di Confartigianato, del settore manifatturiero, quello maggiormente colpito dalla crisi Covid-19, delineando una crisi di dimensioni europee. Nel 2021 la moda è stata l’unico comparto della manifattura con esportazioni che rimangono inferiori al livello 2019. L’avvento della guerra in Ucraina coinvolge in pieno il comparto della moda, secondo settore di export in Russia dopo quello dei macchinari e maggiormente penalizzato dalla crisi di Crimea del 2014, con una perdita di 6,9 miliardi di euro di export in Russia in 8 anni. Umbria, Marche, Emilia-Romagna e Veneto sono i sistemi territoriali della Moda più esposti sul mercato russo.
“Coerentemente con le urgenze dovute all’attuale crisi – ha detto Pietrella – auspichiamo una tempestiva convocazione del Tavolo Nazionale di settore per un più che necessario confronto e coordinamento tra le associazioni più rappresentative, al fine di identificare una linea di azione univoca quanto efficace”.
Il viceministro Pichetto Fratin si è impegnato a valutare insieme al Governo ogni possibile iniziativa volta alla risoluzione delle problematiche esposte durante l’incontro.