Si è aperta ieri a Parma, con 3.000 aziende espositrici e buyer da tutto il mondo Cibus 2022, il Salone Internazionale dell’alimentazione, la più importante fiera dedicata all’agroalimentare italiano, organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare.
Di strategie future, sostenibilità e opportunità per il business, senza trascurare i riflessi della guerra in Ucraina e del rincaro delle materie prime e dell’energia si è parlato durante il convegno di apertura che ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni a tutti i livelli.
Presente con un proprio stand (padiglione 8) anche Confartigianato Imprese.
“L’affluenza è molto importante questa sembra essere l’edizione della ripartenza – ha spiegato Fabio Pietrella, presidente di ConfExport, la società di servizi del sistema Confartigianato che si occupa di internazionalizzazione delle mpi-. Sono moltissime le istituzioni coinvolte a dimostrare quanto l’agroalimentare sia un settore fondamentale per il nostro paese. È un orgoglio con ConfExport rappresentare la micro e piccola impresa, con uno stand dedicato alle aziende socie di Confartigianato che avranno così un layout omogeneo, servizi quali b2b e incontri con i buyer che abbiamo messo a disposizione assieme a un appoggio sia tecnico che logistico, grazie anche a Confartigianato Parma. I numeri dell’agroalimentare sono sicuramente più positivi rispetto ad altri settori, ma nonostante questo, le crisi diplomatiche degli ultimi tempi potrebbero scalfire anche questo ambito forte. Credo che Parma, riconosciuta capoluogo della food valley a livello mondiale, non a caso nel 2015 è stata proclamata Città creativa Unesco per la gastronomia, possa essere, grazie a Cibus una piattaforma di rilancio. Soprattutto per le aziende più piccole che trovano qui un’occasione unica di incontrare grandi catene di distribuzione e buyer internazionali. Confartigianato, con il supporto di ConfExport sta cercando di sostenere in tutti i modi il made in Italy”.