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  • Cosa succederà dei debiti in riscossione?
27 Ottobre 2022

Alla fine dello scorso anno, la mole di carichi fiscali affidati alla riscossione e ancora oggi pendenti, ha raggiunto 1.100 miliardi di euro. Motivo per cui l’esecutivo sta studiando la strada di una nuova “rottamazione” o “pace fiscale”, ma non senza valutare la necessaria copertura per sostenere la manovra.

Le incognite riguardano quindi gli anni oggetto di condono, ma anche l’indicazione di una eventuale soglia di debiti da stralciare.

Sarebbe allo studio una “pace fiscale” che prevede lo stralcio di sanzioni e interessi (forfait del 5%) e il pagamento integrale delle imposte dovute con piano di versamento rateizzato in almeno cinque anni.

L’ultima rottamazione risale al 2018 e comprendeva debiti pendenti in agenzia dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017. Una nuova pace fiscale è quindi appetibile se si estende a debiti pendenti anche recenti e, infatti, si parla di carichi affidati in riscossione fino giugno 2020.

Interessante è poi la proposta di ammettere al beneficio della nuova rottamazione coloro i quali sono decaduti per non aver rispettato i piani di pagamento rateali della precedente rottamazione.

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