Il Consiglio dei Ministri ha comunicato che da oggi 17 febbraio è preclusa qualsiasi possibilità di sconto e cessione in fattura, potendo essere ammessa soltanto la detrazione. Tuttavia, sconto e cessione resteranno ammesse soltanto per coloro che hanno già presentato la Cila (oppure hanno presentato l’istanza per il titolo abilitativo nel caso di interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione) e hanno già adottato la delibera assembleare di approvazione dei lavori (in quest’ultimo caso, ovviamente, solo ove si tratti di condomini). Per gli interventi diversi dal 110% è necessario aver già richiesto il titolo abilitativo o iniziato i lavori.
Confartigianato auspicava un intervento che risolvesse il problema dei crediti incagliati, invece non solo non si prospetta nessuna risposta al problema, ma il Governo blocca, tranne in limitati casi, la possibilità di continuare ad applicare lo sconto in fattura o a cedere i crediti.
Secondo la Confederazione, il blocco previsto nel decreto legge coinvolge le tante imprese che, sulla base delle norme sinora vigenti cioè di poter continuare a operare garantendo lo sconto in fattura, hanno effettuato investimenti e assunzioni nella prospettiva di primi accordi con i committenti. Con il blocco del 110 si allontana anche il raggiungimento degli obiettivi green della misura.
Anche il blocco della possibilità di acquisto dei crediti da parte degli enti pubblici rappresenta un altro incomprensibile ostacolo. Apprezzabile invece, l’intervento per limitare la responsabilità in solido dei cessionari, anche se non risolutiva e fuori tempo massimo.