Secondo Confartigianato, per ottenere la semplificazione degli adempimenti fiscali è necessario eliminare tutte quelle comunicazioni che, nel corso degli anni, sono state via via introdotte per contrastare il fenomeno dell’evasione. Ci si riferisce, in particolare, ai meccanismi per contrastare le frodi in ambito Iva e oggi sostituibili, nella loro finalità, attraverso un completo utilizzo dei dati della fatturazione elettronica e dalla trasmissione telematica dei corrispettivi.
Tali adempimenti, infatti, consentono all’erario un efficace monitoraggio dell’andamento del reddito e la possibilità di verificare, quasi in tempo reale, il corretto versamento dell’imposta sul valore aggiunto. Vanno, quindi, eliminati alcuni meccanismi introdotti negli anni per una legittima finalità antifrode, ma che oggi risultano ridondanti e che hanno, oltretutto, sottratto cospicua liquidità alle imprese.
Chiediamo quindi di abrogare lo split payment e il reverse charge nell’edilizia, nonché di ridurre dall’8% al 2% la ritenuta applicata sui bonifici che danno diritto alle detrazioni d’imposta.
Altra misura urgente che chiediamo è l’innalzamento da 5.000 a 50.000 euro del limite che consente la compensazione dei crediti senza dover apporre il visto di conformità. Il limite, introdotto per evitare l’utilizzo di crediti Iva inesistenti per il pagamento di tributi, è stato reso più stringente negli anni. La finalità, oggi, può essere perseguita attraverso l’analisi dei dati della fatturazione elettronica.
Anche la comunicazione delle liquidazioni periodiche Iva potrebbe, senza determinare problemi all’erario, essere abrogata.