• Home
  • -
  • Fiscale
  • -
  • Fringe benefit, per i dipendenti con figli a carico soglia di esenzione di 3.000 euro
3 Agosto 2023

Il limite di esenzione dei fringe benefit per il 2023 è tornato ad essere quello “ordinario” e pari a 258,23 euro. Tuttavia, con dl 48/2023 il legislatore ha previsto un innalzamento di tale limite a 3.000 euro, esclusivamente a favore dei lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico (compresi i figli nati fuori dal matrimonio riconosciuti e i figli adottivi o affidati) e limitatamente al periodo d’imposta 2023. Precisiamo che, per figli a carico, s’intendono i figli che al 31 dicembre 2023 non abbiano un reddito superiore a 2.840,51 euro (o a 4.000 euro per i figli di età inferiore a 24 anni).

Pertanto, per il 2023, sussistono due soglie per la non imponibilità dei fringe benefit:
– per i dipendenti senza figli a carico, la soglia ordinaria di 258,23 euro riconosciuta dall’art. 51 comma 3 del TUIR per i beni ceduti e i servizi prestati ai dipendenti (non anche per le somme relative alle utenze domestiche);
– per i dipendenti con figli a carico, la soglia di 3.000 euro, con possibilità di includervi anche le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale.

Ricordiamo poi che, in aggiunta alla suddetta soglia dei fringe benefit, si può aver diritto anche al “bonus carburante” di 200 euro, riconosciuto per il 2023 a tutti i dipendenti, senza distinzioni.

L’Agenzia delle Entrate è intervenuta con la circolare n. 23 del 1° agosto 2023 per precisare che rientrano tra i fringe benefit, soggetti alla soglia di non imponibilità di 3.000 euro, il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti, nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale. Nella medesima circolare, l’Agenzia precisa che il fine è quello di consentire (fino all’importo di 3.000 euro) una detassazione totale per il lavoratore, e questo vale anche nell’eventualità in cui i fringe benefit siano fruiti (fino a 3.000 euro), per scelta del lavoratore, in sostituzione dei premi di risultato e delle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa, a condizione che i contratti aziendali o territoriali prevedano la sostituibilità con benefit.
Nell’ipotesi in cui il valore dei beni e dei servizi forniti e/o delle somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze risulti superiore al limite di 3.000 euro per i dipendenti con figli a carico o di 258,23 euro per gli altri, l’intero valore (e non solo l’eccedenza) rientrerà nell’imponibile fiscale e contributivo del lavoratore dipendente.

Info: ufficio paghe, tel. 0521/2191

 

Altre notizie