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  • Allarme delle associazioni degli ascensoristi: a rischio utilizzo bonus barriere architettoniche
15 Aprile 2024

Le associazioni del comparto ascensori (Cuna – Coordinamento unitario nazionale ascensoristi tra Confartigianato Impianti e Cna Installazione Impianti, Anacam, Anie AssoAscensori e Fiaba Onlus) hanno espresso disappunto per il decreto legge “Salva Conti”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 marzo, che, con un inaspettato dietro front, ‘abolisce’ cessione del credito e sconto in fattura, strumenti che avrebbero consentito ai cittadini di poter usufruire in maniera efficiente ed efficace del bonus barriere architettoniche e di provvedere alla ristrutturazione di buona parte degli edifici di vecchia costruzione presenti sul territorio, migliorandone l’accessibilità anche attraverso l’installazione o l’ammodernamento di impianti elevatori.

Nel marzo 2023, di fronte alla decisione del Governo di estendere l’utilizzo degli strumenti di cessione del credito e sconto in fattura, le associazioni avevano già posto l’accento sull’importanza anche sociale e sulla sostenibilità dell’iniziativa di abbattimento delle barriere architettoniche.

Le associazioni ritengono, infatti, che interventi legati al miglioramento dell’accessibilità e all’abbattimento delle barriere architettoniche, quantificati in circa 250 milioni di euro/anno, con un credito fiscale generato inferiore a 200 milioni di euro, possano essere fattibili se supportati da questi incentivi.

Il nuovo provvedimento, essendo gli interventi di ‘svecchiamento’ rivolti soprattutto ai condomini, rende tale opportunità utopistica: il rischio che famiglie meno abbienti non possano sfruttare il bonus barriere architettoniche diventa sempre più una certezza. Ciò significa impedire a migliaia di cittadini italiani una facilità di accesso agli edifici, attualmente preclusa dalla mancanza di impianti elevatori soprattutto in edifici di vecchia costruzione.

Per le associazioni del settore e Fiaba sarebbe un’occasione persa, proprio nell’anno del G7 dedicato all’accessibilità che si terrà in Italia a ottobre, non poter presentare un solido sostegno alla misura di accessibilità confermata fino al 2025. Sostegno che è orientato al miglioramento della qualità della vita per almeno una parte dei 3,5 milioni di cittadini, pari al 7,2% della popolazione con più di 15 anni, in particolare a quelli più fragili, con disabilità motoria o gli anziani.

La richiesta al Governo è di riconsiderare la misura e di continuare a permettere la cessione del credito e lo sconto in fattura per gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche: un costo sostenibile per una misura dall’impatto sociale estremamente utile.

Categories: Dalle Categorie, Impianti

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