25 Gennaio 2018

Dal 17 gennaio 2018 tutti i soggetti, persone fisiche o persone giuridiche, in possesso di un indirizzo di posta elettronica certificata PEC riceveranno le multe in formato digitale. Lo prevede un decreto del ministero dell’Interno del 18 dicembre scorso, (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 16/01/2018), che disciplina le procedure per la notificazione dei verbali di accertamento delle violazioni del codice della strada.
Il provvedimento prevede che gli organi di polizia utilizzino esclusivamente l’indirizzo PEC del trasgressore, se è stato identificato, oppure, in caso di contestazione successiva, l’indirizzo PEC dell’obbligato in solido, cioè del proprietario del veicolo.
Gli agenti inoltre chiederanno al trasgressore comunque l’indirizzo di posta elettronica certificata direttamente in sede di contestazione immediata della violazione, oppure potranno ricercarla in qualsiasi pubblico elenco per notificazioni e comunicazioni elettroniche.
Non cambiano i termini di notifica previsti dal Codice della strada, infatti, la notifica si compie nel momento in cui il sistema genera la ricevuta di accettazione della PEC. Mentre per il destinatario i termini decorrono dal momento in cui il sistema genera la ricevuta di avvenuta consegna della PEC. Per l’organo cccertatore da quel momento decorreranno, a prescindere dal fatto che il destinatario legga la mail (anche oggi la notifica si compie automaticamente decorsi dieci giorni di giacenza dell’atto presso l’ufficio postale), i termini per il pagamento della sanzione scontata (5 giorni), quelli per il pagamento della sanzione in misura ridotta (60 giorni) oppure i termini per fare ricorso, 30 giorni per opporsi al giudice di pace, 60 per presentare opposizione al prefetto.
La notifica elettronica comporterà l’azzeramento delle spese di notifica. Le amministrazioni potranno porre a carico di chi è tenuto al pagamento della multa solo le spese di accertamento, cioè il costo che il comando sostiene per ricavare, dai pubblici registri il nome dell’obbligato in solido. Per le persone fisiche non dotate di un indirizzo di posta elettronica certificata non cambierà nulla, riceveranno il verbale nelle modalità attuali, tramite Poste Italia oppure con un corriere privato con l’aggravio delle sempre esagerate spese di notifica.

Ricordiamo che tutti i cittadini italiani o residenti saranno obbligati ad avere un domicilio digitale come previsto dal Codice dell’amministrazione digitale.

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