21 Luglio 2020

Con una recente nota, la Regione Emilia-Romagna ha specificato le modalità con le quali verranno effettuati i tamponi naso-faringei e la necessità di un coinvolgimento da parte delle aziende interessate. Riportiamo una breve sintesi della nota.
Riguardo allo screening con tamponi naso-faringei, si forniscono alcune prime indicazioni:

• i dipartimenti di Sanità Pubblica daranno priorità ai macelli e ai sezionamenti carni nell’ambito del settore più vasto della lavorazione carni e ai corrieri e all’attività di magazzinaggio per quanto riguarda la logistica per poi proseguire con le altre attività dei settori appena citati;

• i dipartimenti, in linea di massima, dispongono al loro interno di elenchi di aziende afferenti ai settori;

• per l’esecuzione dei tamponi naso-faringei, i dipartimenti utilizzeranno due modalità organizzative: o presso i loro ambulatori/ Drive Through o direttamente presso le aziende laddove vi sia la possibilità di occupare spazi adeguati e il numero di lavoratori da sottoporre ai test sia consistente;

• le aziende riceveranno dai dipartimenti una lettera di richiesta di elenchi dei propri lavoratori o dei lavoratori di altre aziende/cooperative in appalto nonché agenzie interinali comprensivi delle informazioni necessarie per svolgere questa attività come da fac simile allegato e di un riferimento organizzativo per i contatti.

I datori di lavoro coinvolti hanno l’obbligo di collaborare a tutti i livelli per la realizzazione dello screening di tutti i lavoratori che operano in azienda, siano essi dipendenti o operatori che dipendono da altre aziende in appalto. Devono pertanto fornire prontamente gli elenchi degli operatori, collaborare alla organizzazione dell’attività di screening e mettere in campo prontamente ogni intervento richiesto o prescritto.

L’ufficio Ambiente e Sicurezza d Confartigianato è a disposizione per ulteriori informazioni e aiutare l’impresa nell’applicazione delle disposizioni.

Leggi la nota della Regione Emilia-Romagna

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