21 Settembre 2020

Grandissimo successo di pubblico ed entusiasmo per la seconda edizione dell’Autogiro d’Italia, la granfondo automobilistica organizzata in collaborazione con Confartigianato Imprese. Dopo 1700 chilometri suddivisi in sei tappe, il 19 settembre gli equipaggi hanno fatto ritorno a Villafranca di Verona nel cuore del Castello Scaligero, proprio dove tutto era partito il 14 settembre scorso. Esattamente come lo scorso anno a Tivoli, è ancora una volta un’auto dalla splendida livrea gialla ad aggiudicarsi l’Autogiro d’Italia: la Ferrari F355 GTS dell’equipaggio Zappelli – Scandurra, categoria Supercar, che sin dalla prima giornata ha preso il comando della classifica assoluta e che ha preceduto la coppia Bardelli-Urlo su Mercedes 220S del 1957, categoria historic. Il titolo della categoria Classic è andato invece all’equipaggio Amodeo – Battistacci alla guida di una Jaguar SS100 del 1936, mentre Federico Malaguti su una Jaguar Etype ha conquistato il titolo della categoria Vintage. Una manifestazione che ha visto Autogiro d’Italia e Confartigianato unite nel condividere i valori legati alla tradizione, al territorio e alla passione di artigiani e micro, piccole e medie imprese, che da sempre rappresentano un patrimonio inestimabile per l’economia italiana. Una collaborazione confermata dalla presenza all’arrivo di Verona di Alessandro Angelone, Presidente di Confartigianato Autoriparazione, un universo di piccole imprese capaci di unire sapientemente tradizione e innovazione, di artigiani abili nel dare nuova vita ad auto e moto d’epoca, così come nel continuare ad assicurare potenza ed eleganza ad esemplari che hanno fatto la storia dell’automobilismo internazionale.
Personalizzazione, lavorazioni su misura, saper fare a regola d’arte, sono queste le caratteristiche del made in Italy, che confermano, però, come il futuro sia artigiano. Oltre a Giandomenico Franchini, Vice Presidente di Confartigianato Verona, e Massimo Speri, Presidente della categoria Autoriparazione dell’associazione scaligera, alle premiazioni è intervenuto il Presidente dell’ASI Automotoclub Storico Italiano, Alberto Scuro, che ha sottolineato come “manifestazioni come l’Autogiro d’Italia siano un fiore all’occhiello di una vera eccellenza del nostro Paese: il motorismo storico, una passione riconosciuta in tutto il mondo”. “Siamo stanchi ma felici e soddisfatti – ha commentato al termine della manifestazione Giampiero Sacchi, Direttore dell’Autogiro d’Italia – Questo successo è frutto del grande impegno di tutti coloro che da mesi si sono prodigati per organizzarlo prima e gestirlo poi. A loro va il mio personale ringraziamento, così come un sentito grazie va a Confartigianato per aver creduto nel nostro progetto e aver confermato il loro prezioso supporto alla nostra organizzazione. Un grazie va anche all’ASI per averci permesso di entrare in questa grande famiglia, segno che Autogiro d’Italia inizia a rappresentare qualcosa di concreto ed importante nel mondo degli historic challenge. A tutti i nostri sponsor poi devo moltissimo, senza il loro supporto tutto questo sarebbe stato impossibile. Da appassionato di auto, moto e motori in generale, non posso che essere entusiasta per la immensa passione e il tanto calore che ci hanno accompagnati lungo i quasi 1700 chilometri dell’Autogiro 2020, attraversando luoghi e paesaggi unici. Adesso qualche giorno di riposo e poi tutti noi saremo già proiettati all’Autogiro 2021 perché tutto questo merita senza dubbio una nuova edizione”.

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