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  • Patto per il trasporto pubblico regionale e locale in Emilia-Romagna 2021-2023
11 Novembre 2020

Le Associazioni aderenti al CAIPET, hanno predisposto un documento con l’intento di fornire il proprio contributo alla elaborazione del prossimo Patto per il trasporto pubblico regionale e locale in Emilia-Romagna per il triennio 2021-2023 (in breve: Patto per la mobilità), che si inserisce nell’ambito del più ampio scenario strategico definito dal “Patto per il Lavoro e per il Clima”.
Il nuovo “Patto per la mobilità” dovrà contribuire a delineare un progetto di sistema territoriale che punti al lavoro di qualità, al contrasto delle diseguaglianze e alla transizione ecologica per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
La mobilità, infatti, rappresenta uno degli Assi di intervento prioritari nel perseguimento dell’obiettivo di una regione sostenibile, individuato dal Patto per il Lavoro, volto a coniugare produttività, equità e sostenibilità, nonché a generare nuovo lavoro di qualità nella promozione dei valori della legalità e della cittadinanza responsabile.
Non è altresì possibile trascurare in questa sede richiamare la drammaticità della situazione del comparto dopo il DPCM 3 novembre 2020.
Non è solo un tema di ristori, per il quale abbiamo visto la miopia del legislatore, ma è la valutazione di cosa il sistema della mobilità delle persone, in un clima di pandemia generalizzato nel mondo, debba rappresentare per la connessione di parti delle città e del paese in sicurezza.
Riteniamo non più rinviabile un cambio di paradigma della programmazione della mobilità in questa regione, accreditando in maniera definitiva il ruolo dei privati nella sua gestione.
Abbiamo sempre mostrato, anche in questi mesi, di essere Associazioni affidabili, propositive e collaborative. È tempo che la Regione valorizzi questa nostra azione attribuendo pari dignità alle imprese private nel confronto con le aziende pubbliche. Il sistema pubblico, infatti, da solo non regge. Le nostre imprese possono contribuire a renderlo più efficace ed efficiente solo se sarà consentito loro di uscire da un ruolo di subalternità nel quale sono state confinate.
Infine, nel disegno generale del nuovo Patto, è necessario valorizzare anche il trasporto pubblico non di linea, per il quale ci sono ampi margini di fornitura di servizi pe una domanda che è inevitabilmente molto cambiata.

In allegato tutto il documento

 

 

 

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