10 Marzo 2022

Il decreto legge “energia”, al fine di promuovere la sostenibilità d’esercizio nel settore del trasporto di merci su strada, riconosce per il 2022 due tipologie di credito di imposta.

Il primo è pari al 15% del costo di acquisto al netto dell’Iva del componente AdBlue necessario per la trazione dei mezzi di trasporto di ultima generazione Euro VI/D a bassissime emissioni inquinanti. Il secondo è pari al 20% delle spese sostenute, al netto dell’Iva, per l’acquisto di gas naturale liquefatto utilizzato per la trazione dei mezzi di trasporto a elevata sostenibilità ad alimentazione alternativa a metano liquefatto, comprovato mediante le relative fatture d’acquisto.

Inoltre, viene incrementata di 20 milioni di euro la dotazione per le riduzioni dei pedaggi autostradali per il 2022, che si aggiungono ai 140 milioni già stanziati per la misura e di 5 milioni di euro la dotazione per l’anno in corso delle risorse destinate alle deduzioni forfettarie delle spese non documentate (oltre i 70 milioni già stanziati).

Confartigianato giudica positivamente l’intervento che prevede misure economiche per 84 milioni di euro volte a compensare parzialmente l’aumento dei costi di gestione delle imprese di autotrasporto, ma sottolinea che sul versante normativo, il settore è ancora in attesa di conoscere se ci saranno i provvedimenti richiesti a gran voce.

Unatras, il coordinamento delle maggiori associazioni dell’autotrasporto in Italia, guidato da  Amedeo Genedani, presidente di Confartigianato Trasporti, affida a un comunicato stampa il rilancio della battaglia per ottenere il pacchetto di interventi normativi, da tempo all’attenzione del Mims e del Governo, indispensabili, insieme alle misure economiche appena stanziate, giudicate comunque insufficienti, per tenere in moto il settore.

Sul fronte dei costi dell’energia– si legge nella nota – le misure previste non sono adeguate per il settore, per cui è urgente prevedere una misura emergenziale utile a contrastare la dinamica ancora al rialzo del prezzo dei carburanti, che sta determinando l’impossibilità di continuare a svolgere l’attività di autotrasporto merci”.

Allo stesso tempo, come ribadito in tutte le occasioni, Unatras ritiene fondamentale che il tavolo delle regole produca risultati tangibili che, che vadano nella direzione di riequilibrare le condizioni di mercato, dare dignità alla professione di autotrasportatore e consentire di recuperare dalla merce gli aumenti vertiginosi dei costi aziendali”.

Per queste ragioni, stante l’esigenza governativa di trovare il giusto contemperamento degli interessi in campo, il coordinamento unitario delle associazioni nazionali dell’autotrasporto, su deliberazione dei propri organi esecutivi, ha chiarito dettagliatamente al ministero gli ambiti di intervento necessari, sui quali è stato assicurato l’impegno per tradurle in norme, che dovrebbero essere inserite in un decreto legge “infrastrutture” di prossima emanazione”.

È ora di scegliere. Se si vogliono evitare ripercussioni pesanti per l’economia e il Paese e che le imprese di trasporto sospendano i servizi. Il Governo si assuma la responsabilità delle scelte e dia risposte concrete a una categoria in gravissima difficoltà”.

Altre notizie