Durante l’incontro del 13 marzo con il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, insieme al direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, Confartigianato ha ulteriormente sollecitato una soluzione efficace e definitiva rispetto all’emergenza dei crediti incagliati nei cassetti fiscali delle imprese che hanno effettuato lavori utilizzando i bonus edilizia Vedi qui le proposte di Confartigianato.
È stato chiesto, ancora una volta, al Governo di assumere impegni precisi, da definire in tempi rapidi, per dare certezza alle imprese con una soluzione alla grave situazione provocata dai crediti incagliati.
L’incontro è stato anche l’occasione per discutere delle possibili modifiche al decreto legge n. 11. In particolare, Confartigianato giudica positivamente la disponibilità del Governo a ipotesi di correttivi in materia di cedibilità dei crediti per gli interventi realizzati nelle zone del sisma e per quelli non assistiti da CILA in quanto di edilizia libera. Positiva la valutazione anche per quanto riguarda la fruibilità in un lasso temporale più ampio dei crediti oggi ripartibili in 4/5 anni e per l’applicazione del 110% per le spese sostenute sino al 30 giugno 2023, anziché al 31 marzo 2023, per gli interventi su unità immobiliari unifamiliari.